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Come si manifesta la tendinopatia della zampa d’oca?

La tendinopatia della zampa d’oca è una condizione di frequente riscontro in chi pratica attività sportiva tipo corsa, step e bicicletta e nei soggetti di sesso femminile. Il dolore è elevato ed è spesso causa di interruzione forzata dell’attività sportiva o ne impedisce la pratica nelle fasi sub-acute. Solitamente subentra dopo sovraccarico funzionale e l’infiammazione si manifesta con dolore urente e bruciore nella parte superiore ed interna della tibia, dove si inseriscono i tendini della zampa d’oca.

Perché si definisce “zampa d’oca”?

I tre tendini che formano la zampa d’oca traggono origine da 3 diversi muscoli che sono: il muscolo gracile, semitendinoso e il sartorio. Questi muscoli, alloggiati nella coscia, permettono la flessione del ginocchio e la rotazione esterna della coscia rispettivamente. I tendini terminali di questi muscoli si inseriscono sulla parte interna della tibia, subito sotto il ginocchio, assumendo un aspetto “palmato” simile alla zampa di un’oca. In stretto rapporto con i tendini c’è la borsa sierosa che spesso si infiamma insieme ai tendini sopra detti, determinando l’insorgenza della borsite della zampa d’oca.

Quali fattori sono predisponenti?

• Il sesso femminile, in quanto la donna presenta un maggiore valgismo delle ginocchia
• Il valgismo delle ginocchia: il ginocchio valgo determina uno “stiramento” delle strutture tendinee interne. I piedi piatti accentuano il valgismo delle ginocchia
• Contratture e/o ipotonotrofia muscolare: il quadricipite è il principale muscolo che stabilizza il ginocchio, insieme agli altri muscoli della coscia e, se non in condizione, favorisce il sovraccarico funzionale sul ginocchio e sulle strutture adiacenti.
• Lesioni del comparto interno del ginocchio: lesioni del menisco interno e del legamento collaterale mediale talvolta si associano alla tendinopatia.
• Artrosi di ginocchio
• Sovrappeso

Come si cura?

1. Riposo: è la migliore terapia per tutte le tendinopatie
2. Ghiaccio: è buona norma applicare più volte del ghiaccio sulla parte interessata per 10-15 minuti durante la giornata
3. Tutore: in alcuni casi può essere utile un tutore di ginocchio in estensione che mantenga a riposo l’articolazione
4. Antinfiammatorio locale: è possibile utilizzare pomate/gel a base di sostanze con azione antiinfiammatoria (ad esempio arnica) 3 volte al giorno.

Ricordo che lo stretching ed i Massaggi Decontratturanti/Sportivi Aiutono a Prevenire infortuni Muscolari ed infiammazioni sia a livello dilettantistico che Professionistico.

Ricordo in oltre che questo articolo vuole essere solo a livello Informativo e non Medico.



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