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Il muscolo omoioideo, situato nella parte anteriore del collo, svolge un ruolo fondamentale in molti disturbi fisici e patologie che interessano testa e cervicale.

Difficilmente preso in considerazione, il suo trattamento e riequilibrio in ambito fisioterapico si rileva invece spesso molto utile per la soluzione di diverse problematiche anche invalidanti come cervicalgie e mal di testa.

Cenni di anatomia

Il muscolo omoioideo è un muscolo digastrico, appartenente alla loggia anteriore del collo, composto da due ventri uno superiore e uno inferiore collegati tra loro da un tendine intermedio.

Attraverso l’ansa dell’ippoglosso il muscolo omoioideo viene innervato dai rami dei primi tre nervi cervicali: questa tipologia di innervazione dovrebbe già far intuire la sua importanza in diverse problematiche cervicali.

Se aggiungiamo anche l’analisi anatomica dell’origine, dell’inserzione e dei vari rapporti che questo muscolo possiede, l’intuizione precedente dovrebbe trasformarsi in certezza:

  • l’origine del ventre inferiore è situata a livello dell’incisura del margine superiore della scapola
  • dall’origine si dirige medialmente in alto e in avanti fino a fondersi col tendine intermedio
  • il ventre superiore quindi prosegue sempre medialmente verso l’alto fino a inserirsi sul margine inferiore dell’osso ioide
  • prende rapporto dal basso in alto con i muscoli trapezio, succlavio e scaleni, passando sotto al muscolo sternocleidoastoideo
  • si mette in relazione con la clavicola, la vena giugulare interna, l’arteria carotide comune e infine con la ghiandola tiroide
  • da notare anche che il tendine intermedio incrocia il fascio vascolo-nervoso del collo

Perché è importante

Il muscolo omoioideo, da libro di anatomia, svolge due azioni fondamentali:

  • abbassa l’osso ioide
  • tende la lamina pretracreale della fascia cervicale media

Le sue implicazioni per la salute di testa e cervicale sono però molto più ampie e dovute alle molteplici caratteristiche che questo piccolo muscolo possiede.

In primis si evidenzia la sua funzione di controllo del flusso nella vena giugulare e dell’emodinamica cerebrale (pretensionatore del peduncolo vascolare).

La parte tendinea del muscolo omoioideo contribuisce a mantenere pulito e pervio il lume della vena giugulare profonda, prevenendo la congestione venosa intracranica, dovuta ad un aumento della tensione della fascia vervicale media.

Questo risulta molto importante nel trattamento delle vertigini, dei giramenti di testa soggettivi e in alcuni casi di mal di testa cronico e cefalea.

Un suo eccessivo stato tensivo è spesso collegato a dolori cervicali posteriori e può risultare un importante fattore da trattare per ernie del disco cervicali o in caso di mal di testa da cervicale o emicrania.

Chi ha un omoioideo accorciato ha spesso accorciato anche l’elevatore della scapola controlaterale: questo crea una coppia di torsione che porta a inclinare e ruotare la testa sul collo (con traslazione della terza e quarta vertebre cervicale).


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